Statemint diventa la prima parachain del bene comune su Polkadot

La community di Polkadot ha approvato l'aggiornamento di Statemint a parachain Shell, la parachain di Polkadot dedicata alla funzionalità degli asset. La parachain Shell non contiene quasi nessuna logica, tranne un'interfaccia XCM che attende i messaggi della Relay Chain, ma assicura che le garanzie di Funzionalità di Polkadot funzionino correttamente prima di aggiungere qualsiasi parachain con funzionalità più avanzate. Dopo che le parti interessate hanno approvato il referendum 46 all'unanimità, la rete ha inviato due messaggi alla sua umile Shell con le istruzioni per eseguire l'aggiornamento a Statemint.

Il primo messaggio scrive alcuni valori nella memoria per creare uno stato "genesi" per Statemint. Ad esempio, queste istruzioni impostano le chiavi del network dei primo collator Aura e dichiarano la versione XCM di Statemint "sicura", in modo che si rifiuti d'interagire con altre chain che utilizzano versioni più vecchie, considerate insicure. Il secondo messaggio autorizzava l'aggiornamento del runtime di Statemint, comprese tutte le sue funzionalità per la creazione e la gestione di asset fungible e non fungible.

Sebbene questo aggiornamento sia solo un referendum, rappresenta mesi di lavoro e lezioni apprese dall'implementazione del cugino Statemine su Kusama. Statemine, nel suo ruolo di canary network per Statemint, ha affrontato diversi problemi dal suo lancio in aprile e dell'aggiornamento alla creazione di asset permissionless in luglio. Ma tutti hanno portato a miglioramenti significativi nel protocollo di sostegno e inclusione della Relay Chain, nel client Cumulus usato da altre parachain, nell'infrastruttura della parachain e nel monitoraggio delle prestazioni, e nell'XCM, il formato dei messaggi di consenso incrociato.

Come per il lancio della sua Relay Chain principale, anche il team che sta sviluppando Statemint raccomanda un lancio conservativo delle funzionalità. Naturalmente, come parachain di bene comune, la governance di Statemint è nelle mani della Relay Chain, e quindi della comunità dei detentori di DOT.

L'aggiornamento iniziale da Shell includerà la logica completa di Statemint, ma con restrizioni significative sul suo utilizzo. Ad esempio, la Relay Chain di Polkadot limita tutti i teleports in uscita e i trasferimenti di DOT con garanzia di riserva, il che significa che per un breve periodo gli utenti non saranno in grado di teletrasportare DOT in Statemint. La nostra raccomandazione è di mantenere questa restrizione fino a quando la logica delle controversie - il protocollo che consente ai validatori di segnalare i blocchi di parachain non validi e di tagliarne i relativi sostenitori (slash dei validatori colpevoli) - non verrà introdotta nel runtime della Relay Chain e nei client dei validatori. Il protocollo delle controversie (disputes) garantirà che i DOT su Statemint siano altrettanto sicuri dei DOT sulla Relay Chain. Le controversie sono già presenti in Kusama a partire dal suo runtime attuale (v9130), quindi ci aspettiamo che siano pronte per Polkadot relativamente presto.

Altre funzionalità, come la creazione di asset e i canali XCMP, saranno lanciate dopo che il team avrà risolto i punti di intervento della verifica del runtime e XCM e XCMP saranno stati sufficientemente testati su Kusama.

Lo sviluppo non si fermerà alla serie iniziale di funzionalità. Una volta che la governance riterrà sufficienti gli asset, gli utenti potranno pagare le commissioni di transazione in tali asset, evitando di detenere DOT al solo scopo di effettuare transazioni in altri asset. Inoltre, Statemint potrebbe ospitare la Polkadot Treasury, che non solo libererebbe la Relay Chain dalle transazioni e dall'archiviazione relative alla Treasury, ma consentirebbe anche alla Treasury di detenere altri asset, sia fungibili che non fungibili, e alle proposte della Treasury di richiedere tali asset.

Le parachain da sole rappresentano solo una parte dello stack tecnologico di Web3. Il successo di Polkadot dipende anche da un ricco ecosistema di block explorers, wallet, API e tooling. Statemine ha già il supporto di diversi componenti dell'infrastruttura, tra cui gli explorer di Subscan, Statescan e DotScanner, i wallet di Polkadot JS, TxWrapper e un'applicazione Ledger in modalità sviluppatore, il supporto API di Substrate Sidecar e l'hosting di nodi RPC di Parity e On Finality. Diversi team, come RMRK e la campagna NFT gift della Web3 Foundation, hanno anche distribuito risorse su Statemine o hanno in programma di farlo nel prossimo futuro.

Avere risorse su Statemint e trasferirle su altre parachain è solo l'inizio dello sviluppo di applicazioni su Polkadot. Nel prossimo anno, spero di vedere applicazioni che sfruttino la logica parallelizzata di più parachain. Ad esempio, un market NFT su una parachain di smart contract dovrebbe essere in grado di controllare il claims da un’altra parachain e gestire i trasferimenti NFT su Statemint.

Sebbene il lancio delle prime parachain su Polkadot sia una grande pietra miliare, si tratta in realtà di un inizio. Le principali innovazioni di Polkadot sono le basi per un nuovo tipo di applicazioni. Con il lancio di Statemint e di altre cinque parachain, la rete è pronta per la prossima ondata di innovazione nelle applicazioni Web3.

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MarcoRoPost author

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